Gli strumenti ad arco della scuola napoletana risalgono ai primi anni del ‘700. Al suo capostipite, Alessandro Gagliano, e ai suoi due figli, Nicola e Gennaro, si deve la nascita di una tradizione che continuerà fino a metà ‘800. Il legno per la costruzione degli strumenti viene selezionato e stagionato per anni prima del suo utilizzo “musicale”.
L’abete della Val di Fiemme e l’acero dei Balcani garantiscono un’elevata qualità acustica, ma ogni parte dell’albero ha diversa struttura e diversa consistenza. Per un musicista, nella fase di studio come in quella professionale, è importante la qualità della voce e la precisione degli armonici dello strumento, ma è altrettanto imprescindibile garantirne il miglioramento nel tempo, ed è per questo che ogni singolo strumento dev’essere necessariamente lavorato a mano!